lunedì 14 ottobre 2013

Man for a day


Sul tuo viso domande scomode che saranno lette solo da chi avrà una risposta da darti, per il resto? Per il resto sei pallido, sbiadito, sei un numero da contare. Se sei solo domande? Sei divinità in prova in corpo da uomo, fatti coraggio, la vita è breve.

mercoledì 2 ottobre 2013

Trust! It's the better way to get fucked!




La lingua italiana o, per chi preferisce, Wikipedia, definisce così il concetto di "fiducia": sentimento di attesa ottimistica verso qualcosa o qualcuno. 

Oggi, nei palazzi della democrazia, un governo (la lettera "g" è volutamente minuscola, non c'è refuso, né ignoranza) ha incassato la suddetta "fiducia".

Ripercorriamo insieme, quindi, il concetto di "fiducia", leggete bene, cosa significa il termine: sentimento di attesa ottimistica verso qualcosa o qualcuno. 

Quello cui abbiamo assistito oggi, nei mesi scorsi e al quale assisteremo nei mesi venturi, è forse un "sentimento"?

C'è dell'ottimismo?

No!

Cosa c'è? A cosa abbiamo assistito e a cosa assisteremo?

C'è che ne abbiamo pieno lo scroto o le ovaie (sono così serafico che oggi non compio nemmeno discriminazioni di genere, sesso o razza) di questi stipendiati, prezzolati, plurivenduti, voltagabbana, che siedono su quegli scranni di legno antico. Anzi, no. Mi sono espresso con tempo verbale erroneo, l'espressione più attinente dovrebbe essere questa: c'è che ne dovremmo avere pieno il blablabla...

Il condizionale è d'obbligo in un paese di facce da culo come il nostro. L'Italia si compone di cittadini così dementi che, nonostante stiano assistendo al depauperamento di ogni forma di patrimonio nazionale, personale and so on, si accalcano a ciarlare ai bar, ai semafori ecc. e nulla fanno se non litigare et poi incensare i partiti tradizionali (andandoli a votare nel segreto di quella latrina che è la cabina elettorale), insultando chiunque porti novità e non si associ poi alla diarrea collettiva.

A cosa abbiamo assistito e a cosa assisteremo? Alla definitiva conclusione della nostra sovranità nazionale e alla vendita di quell'ultimo briciolo di dignità che ci era rimasto. Immagine metaforica: l'uomo anziano rovinato dal gioco e dalla follia che va a vendersi gli ultimi ori della defunta moglie per sputtanarli ad una videolottery. Ridete, ridete. Coglioni.

Chi non ha riso ma si sta massaggiando il mento, preoccupato, merita il mio plauso e merita, tra l'altro, un consiglio: se mai si votasse a breve, vota per una vera rivoluzione, in caso contrario armi, bagagli e via da qui.

Io? Di me, oggi, non parlo, faccio fatica mentre prendo la valigia dall'armadio a parlare.