martedì 11 novembre 2014

11.11.2014 L'ultima stazione


Sono salito su questo treno quattro anni fa. Esattamente L'undici Novembre del 2010. Abbiamo viaggiato molto, ci siamo spinti oltre ogni confine, conosciuto il mondo per com'è e ho provato, con voi, a immaginare come dovrebbe essere.

La condivisione del mio pensiero con ognuno di voi, più di 28.000 in questi quattro anni, è stata il sale della passione per la scrittura, per la sacra ironia e la mia ruvidità espressiva. 

In tanti, dicevo, siete saliti, scesi, risaliti. In tanti avete iniziato il viaggio e siete rimasti fino a oggi, fino all'ultima stazione. 

Cos'è realmente L'ultima stazione del mio treno? 

In questi anni mi è stato chiesto e non ho mai risposto.

Oggi, quella risposta, ve la devo, me la devo.

L'ultima stazione del mio treno è la crescita, la mia, la vostra. E' un percorso di maturazione, personale e artistica. 

Ho imparato che, nella vita, non si può essere "i migliori", nella vita conta essere.

"Ho fatto un lungo viaggio e sono cambiato.". Questa è stata la frase con la quale molti anni fa iniziai un discorso con un amico. Così dissi, a lui per primo, che avevo qualcosa da dire, da raccontare da condividere, era Agosto del 2004. Sono passati dieci anni. Sono ancora qua, sono cresciuto. Ho fatto un altro lungo viaggio e sono ancora cambiato.

Ho ancora molte cose da dire. 

Le scopriremo, se vi andrà, insieme.

Grazie per ogni stazione che avete visitato con me.

(Lacrimuccia, commozione mista orgoglio. Fra qualche tempo ci vedremo qua http://www.paolopanzacchi.it/ )




mercoledì 29 ottobre 2014

Nothin' to declare


Cosa portare a casa con noi dopo un viaggio è sempre una decisione critica.

Un souvenir? Banalità.

Una foto, un ricordo, qualunque cosa. 

No.

Tornare a casa da un viaggio ci renderà migliori, se torneremo con un pezzo in più da cucirci addosso.

mercoledì 22 ottobre 2014

World is out


Il mondo è fuori da qui.

Porta con te quello che ti serve per essere felice.

La felicità arriverà quando meno te lo aspetti.

Farsi trovare impreparati è un po' da coglioni, no?

sabato 18 ottobre 2014

Far away


Quando si è lontani, ogni cosa che ci ricorda casa fa correre forte il nostro cuore.

Quando si è lontani, troppo spesso la memoria cede.

Quando si è lontani.

Spesso non si torna più.

martedì 7 ottobre 2014

Rumori di fondo



I passi nella notte sono più pesanti. Hanno superato il rumore di fondo.

Il rumore della vita.

martedì 30 settembre 2014

Nothin' else


Il nostro percorso è ciò che dovremmo davvero prendere a cuore. Oltre l'orizzonte c'è già.

Bisogna capire di quale percorso si tratta e scegliere con cura il mezzo per affrontarlo.

Tutto qua.

Nothin' else.


mercoledì 24 settembre 2014

Realtà


Il mondo troppo spesso non va come dovrebbe. Ci troveremo un giorno ad essere sognati dai nostri sogni. 

Nella nostra vita c'è troppa realtà.

giovedì 18 settembre 2014

Coraggiosi


Rimanere quando tutto crolla è un bellissimo esercizio di stile. 

Lo stile implica fatica, presenza di spirito e palle da vendere.

Mal che vada potremo sempre dire di averci provato.



giovedì 11 settembre 2014

I volti di bologna


Bologna è figlia dei personaggi che le camminano nella pancia. Il centro storico è il suo ventre. E' accogliente, affettuoso, sempre foriero di attenzioni per chi vi si avventura. 

I volti sono il pezzo forte di questo mosaico. 

Il volto della bella ragazza giovane, bionda, slanciata, con borsa immancabilmente appoggiata sull'avambraccio. Lei, dietro un grande paio di occhiali da sole, guarda solo e unicamente davanti a sé. Al massimo si ferma a guardare qualche vetrina. 
Ha una camminata spedita, un passo aggraziato, anche se si esibisce in ampie falcate. La sua meta? Drink giusti per gente giusta, festa mondana, settimanale seduta dal parrucchiere o dall'estetista. 

Il volto tirato del professionista. Cellulare all'orecchio. Voce ferma nell'impartire l'ennesima disposizione della giornata di lavoro. Lunga, infinita. 
La cravatta non lo strangola, non è come tutti noi, lui è un professionista. sempre a suo agio. la cravatta, con lui, è discreta. Lo coccola, lo ama. 
Ha un passo deciso, mai troppo veloce, né troppo lento. Cadenzato. La sua è una camminata ben direzionata, verso casa, senza il vero desiderio di arrivare alla meta. Lui corre solo quando deve entrare nel suo studio, alla mattina, in fuga. Dalla vita.

Il volto segnato dalla fatica del pensionato. Un ex ferroviere magari. Non è un "umarel", il classico vecchietto ficcanaso e perdigiorno. E' un anziano ruvido, che ben conosce il significato del termine lavoro e quello dell'impegno. Le mattine della settimana le passa al Dopo Lavoro Ferroviario, a giocare a carte. Il sabato esce con la moglie a guardare le vetrine e la domenica si veste a festa per la messa.
Cammina lentamente e con passo pesante. La camminata di chi sofferma lo sguardo sui ricordi. Senza meta. 

Ad un qualunque tavolo di un bar siede chi racconta, con serenità, la vita. Gli occhi giovani, ma la pelle dura, di chi è ancora curioso, nonostante, di vita, ne abbia vista già parecchia. 
Seduto, in attesa di una storia che abbia, più di altre, qualcosa da dire. In attesa del brivido più lungo di un Settembre che ha appena ritrovato l'estate in un pomeriggio di sole.

venerdì 5 settembre 2014

Inutile


Inutili evasioni per vite poco virtuose sono i progetti che nascono morti.

Inutile è bucare il cielo in una stanza quando è il buco la tua stanza.

Inutile è la metafora quando ciò che vorresti dire dovrebbe essere già ben noto, chi di esso nulla conosce nell'ignoranza dovrebbe rimanere.



martedì 2 settembre 2014

Future 2.0


In un mondo in cui tutti i nostri oggetti possono sopravviverci, dobbiamo metterci nell'ordine di idee di rendere indispensabile il genere umano, in caso contrario siamo i primi, e forse unici, candidati all'estinzione. 

lunedì 1 settembre 2014

Oltre


Oltre.

Idea simpatica quella di andare "oltre" qualcosa, qualcuno.

Idea migliore pensare che qualcuno vada oltre noi.

Noi, fermi immobili in ipotetiche originalità, banalmente uniformati a consuetudini mansuete.


giovedì 28 agosto 2014

La stanza dentro un cielo



Il vero problema degli esseri umani è la mancanza di ambizione.

Il cielo in una stanza qualcuno disse.

I compromessi al ribasso mi fanno vomitare.

Sarà la mia stanza dentro un cielo.

martedì 26 agosto 2014

lunedì 25 agosto 2014

Falling


Ci sono giorni in cui qualcosa inizia ad andare in pezzi. 

Quando tutto crolla è il momento migliore della vita, dovrai solo rimuovere le macerie e darti da fare con la fantasia.

Il tuo mondo è da ricostruire, meglio di prima.

sabato 23 agosto 2014

Storm


Oltre le tempeste che ci travolgono, oltre i loro venti impetuosi, le splendide prospettive di qualcosa di nuovo da poter vivere.

Non dobbiamo assuefarci al sole, alla calma. 

La tempesta sa essere madre.

lunedì 18 agosto 2014

Smokin' trains


Sei seduto sul treno, sul tuo treno. Un treno lanciato nella notte, senza freni, senza meta.

Guardi fuori dal finestrino, hai notato forse qualcosa di strano? 

Il treno su cui sei, sul quale siamo tutti noi è un modello antico, va ancora a carbone. Non è per essere vintage, è perchè una volta, troppo tempo fa, ma sì, una volta si sapeva ancora sognare. 

E noi vogliamo continuare a farlo.

giovedì 14 agosto 2014

Contro corrente


C'è chi lotta contro i mulini a vento, chi spacca capelli in quattro, chi va contro corrente.

Credo sia ora di far tracimare i fiumi.



martedì 12 agosto 2014

Vuoto


Non è mai troppo tardi per capire di essere degli imbecilli.

Non è guardando solo in alto che si ammira un capolavoro, spesso è guardando in basso.

Soprattutto sei sei stato così imbecille, appunto, da iniziare una casa partendo dal tetto.

domenica 10 agosto 2014

Always coffee


Quando il mondo non funziona, quando tu, soprattutto, non funzioni.

Let's have a coffee break.

Magari con bella vista, magari in compagnia.

Le idee, con gli amici, arrivano prima.

sabato 9 agosto 2014

Focalizzazione


L'alba, il momento in cui decidi la focalizzazione della tua giornata. 

Il momenti in cui devi comprendere se piove sull'asfalto scuro accarezzato dalle suole o se sta piovendo sul parquet di casa tua.

La focalizzazione è tutto, scegli bene, scegli tu.


venerdì 8 agosto 2014

Solitudini


Le solitudini solo belle, sono necessarie, stimolanti, amorevoli, compassionevoli, sentite, vere, sincere, di moda, volute, prese, cercate, pretese, offerte. Capolavori dell'arcobaleno dell'uomo e del sociale.

Tutto vero quando, le solitudini, le guardi in compagnia.

La solitudine è come un cappello, non tutti ci stanno bene.

venerdì 25 luglio 2014

Senza domande


Chi c'è attorno a noi? Troppo spesso non ce lo chiediamo nemmeno.

Indolenti.

Strisciamo nelle nostre città senza neanche domande da fare.

martedì 22 luglio 2014

Save yourself


Si possono odiare molte cose. Si può odiare il mondo intero.

Ma nulla e dico nulla potrai odiare con una forza paragonabile a quella che impiegherai per ridurti in cenere.

Salva te stesso, odia chi odia.

lunedì 21 luglio 2014

Hate identity


L'odio e i suoi mille volti.

Il tuo? Il vostro? Come odiate?

Ogni mattina il vostro specchio è la carta d'identità del vostro rendervi detestabili.

domenica 20 luglio 2014

Odio


Indifferenza, ne abbiamo parlato. In pochi non lo hanno fatto. 

Cosa potrebbe mai esserci di peggiore dell'indifferenza? L'ipocrisia di chi si scandalizza, di chi ciancia, e poi, nei fatti nulla fa.

Cosa c'è peggio del peggio? L'ipocrita evoluto, che critica l'ipocrita scandalizzato dall'indifferenza.

Cosa potrai mai esserci di ancora peggio?

Ecco, potremmo continuare all'infinito. 

Cosa c'è peggio del peggio del peggio del...

Il genere umano.

venerdì 18 luglio 2014

Better luck next time


Dopo ogni viaggio, la stessa stazione nei ritorni a casa. Quell'ultimo treno nella notte. La nebbia. Il rumore dei passi sulla banchina, a pochi metri il cartello che mi ricorda di essere al binario 11.

Ho qualche riferimento. I punti fermi nella notte di un ritorno anche se fragili, sono meglio del vuoto che si trova in una città che non ricorda il tuo nome. 

Andrà meglio quando ripartirò e, ancora, riabbraccerò casa.

giovedì 17 luglio 2014

Flying dreams


Se ci credi puoi volare davvero, meglio di Icaro, meglio di qualunque viaggio allucinato tu possa fare.

La forza dei sogni, il coraggio di provarci.

La forza di essere, sempre.

mercoledì 16 luglio 2014

Next time, go fishing


Quando il resto non va, stacca la spina.

Ritenta.

Se ancora non va, non ci pensare.

Ritenta ancora.

Ogni volta, potrebbe andare come ci ha detto Beckett: ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Detestando il fallimento, il mio consiglio: next time, go fishing.

martedì 15 luglio 2014

La distanza delle parole


Non è questione di distanze, di incomunicabilità, di paesi diversi, di sesso, di età, di estrazione sociale.

Non è questione di un cazzo.

E' tutto in quel che dici.

Scegli con cura le parole, potrebbero non esserci altre occasioni.

lunedì 14 luglio 2014

Flowers


Di corsa, con un mazzo di fiori tra le mani, come se non ci fosse un domani.

Non capendo che non era questione di giorni. 

Erano le parole ad essere già passate.

Better luck next time.


sabato 12 luglio 2014

L'alba di domani


L'alba di un mondo diverso va aspettata con gli amici, guardata con attenzione, ricordata con calore.

Nulla sarebbe più frustrante del rivedere lo stesso mondo di merda di ieri.

giovedì 10 luglio 2014

Leggerezza


Era diverso quando eravamo bambini.

Eravamo diversi anche noi, come bambini.

Bastava poco e la realtà diventava la regina dei nostri sogni.

Oggi nessuna regina, solo l'ombra della fantasia che noi avevamo. Oggi solo velocità e prepotenze.

C'era una frase di Abbie Hoffman che sempre mi è piaciuta: Eravamo giovani, eravamo avventati, arroganti, stupidi, testardi. E avevamo ragione! Non rimpiango niente.

Io, come lui, non rimpiango proprio niente. 

E di quella leggerezza come lui, come me, dovrebbero sentire la mancanza tutti.



mercoledì 9 luglio 2014

Corse, rincorse, cadute e ricadute


La lunga strada verso noi, verso voi.

Ginocchia sbucciate, gessi, infezioni, dolore, rotture di coglioni, nasi rotti e orgoglio in pezzi.

La lunga strada.

Il bello di trovarsi.

martedì 8 luglio 2014

Nightlight


Viviamo un tempo dove troppe luci sono accese e troppe anime sono spente.

Spegniamo le luci.

Accendiamo un amico.



lunedì 7 luglio 2014

Giochi di notte


Il fumo delle fabbriche di giorno divora il sole, il rumore dei tasti dei computer degli impiegati confonde le parole, i telefoni, i cellulari, le voci fastidiose. 

L'inutile rumore di fondo della vita.

La notte, dei ragazzi giocano nel silenzio.

Se non fosse troppo bello sognare, la notte, non dormirei mai, per tornare ragazzo.

Come loro.

domenica 6 luglio 2014

sabato 5 luglio 2014

#GialloFerrara


Illustrazione a cura di Silvia Fricchettoni

Mister White e l'Ispettore Richardson sono seduti da qualche istante sotto il tabellone luminoso del binario sette, il quale segnala in grande stile il ritardo di cinque minuti del loro treno. E' una pomeriggio di Luglio. Potrebbe essere un bellissimo pomeriggio estivo, magari si potrebbero vedere uomini e donne correre affannosamente strangolati dal caldo e dall'umidità. Oggi non è uno di quei pomeriggi. L'afa ha lasciato il campo ad una brezza che si è rafforzata con costanza durante la giornata fino a diventare un vento insistente, irrobustito da sporadiche raffiche. 

Mister White e l'Ispettore Richardson, sono seduti agli estremi opposti della medesima panchina. Aspettano il loro treno con pazienza. Sarà l'ultimo treno prima di uno sciopero di ventiquattro ore. L'appuntamento da non mancare. Altri passeggeri cominciano a giungere sulla banchina. Tutti molto bravi, tutti dietro la linea gialla. Tutti molto strani, personaggi che non ti aspetti. 

Uomo alto, vistosamente sovrappeso, molto elegante, intrappolato in un abito blu scuro, camicia bianca e cravatta gialla che ti stenderebbe anche se fossi un pugile fresco di titolo mondiale. Nota caratteristica: valigetta nera stretta nella mano destra e una fondina sotto l'ascella sinistra.

Uomo magro, basso, trasandato, abiti sporchi, fumatore. Nota caratteristica: alcune gocce rosso sangue sulle scarpe lise.

Donna giovane, sulla quarantina, non molto alta, vestita alla moda: jeans strappato, maglietta di marca, occhiali da sole vintage. Nota caratteristica: l'occhiale vintage mal nasconde un evidente livido sullo zigomo destro, la borsetta mal nasconde una pistola Ruger LC9.

Uomo altissimo, magrissimo, impermeabile grigio per lui, liso, probabilmente vecchio di anni. Vestito di nero: abito, camicia, cravatta e scarpe. Nero, come la notte pronta ad arrivare. Nota caratteristica: appoggiati al suo fianco destro due borsoni grigi, sembrano molto pesanti, come il destino che parrebbero portarsi dietro.

Matteo e Riccardo li guardano, attentamente, senza rivelarsi, senza che nessuno possa rendersi conto che sta per essere studiato, sezionato, raccontato.

Una sagoma nera sospinta da un motore elettrico e dalle raffiche di un vento sempre più violento e insidioso: la locomotiva di un treno. Il treno di Mister White e dell'Ispettore Richardson, ma anche quello dell'uomo sovrappeso, di quello magro, di quello altissimo e della donna sulla quarantina.

Un treno per Ferrara.

Questi sei personaggi salgono sullo stesso vagone, altri saliranno assieme a loro, si distribuiranno per tutta la lunghezza di questo nero serpente che si appresta a scivolare lungo la pianura, fino alla città estense.

Un viaggio non molto lungo, ma carico di sguardi, di interrogativi, dubbi, paure e mistero che solo un giallo, di quelli scritti davvero bene, potrebbe avere fra le sue pagine.

Fotogramma dopo fotogramma: città, paesi, campagna campagna, paesi, paesi, campagna, piccole frazioni, ancora campagna.

Nebbia. Notte. Freddo inaspettato.

Ferrara, una notte di Luglio. Il treno si sta per fermare.

L'Ispettore Richardson è il primo ad alzarsi per andare verso la porta di uscita dal vagone di coda di questo treno, seguito dalla donna sulla quarantina, dall'uomo magro, da quello sovrappeso, da Mister White. Solo alla fine si alza lui, quello altissimo, quello che fa più paura con i suoi due borsoni pesanti. 

Il treno si ferma.

I sei si guardano. Chi sorride in modo beffardo, chi rimane serio, chi non fa compiere nessun movimento ai muscoli del proprio viso.

I personaggi scendono e noi e voi con loro.

"Ultima fermata: #GialloFerrara". 

venerdì 4 luglio 2014

Tutto


Tutto quel che resta è fuori dalle porte che non sappiamo più aprire.

Siamo una generazione in fuga dalla porta sul retro.


giovedì 3 luglio 2014

Futuro


Vedi, figliolo, un giorno tutto questo sarà tuo.

(Infiniti istanti di silenzio).

Perchè mi odi, papà?

(Tutto il tempo del mondo non basterebbe a raccontare millenni di stupidità).

martedì 1 luglio 2014

Busy


La vita è affollata, indaffarata, arruffata, intricata.

Nel fiume che corre la solitudine dei miserabili.

domenica 29 giugno 2014

Ora d'aria


La folla divora, ti inghiotte, ti dilania.

Tu lasci fare. 

Goccia inutile in un mare di liquame.

Io ho preso l'ultimo treno verso qualcos'altro. Migliore? Peggiore? Cazzo me ne frega!

Ero stanco di stare li a farmi contare.

Uno, due, tre, quattro, cinque... Per l'infinito resta qua, per te stesso cambia aria.

giovedì 26 giugno 2014

Wait behind the line


Tutto il mondo, educatamente, aspetta dietro la linea gialla.

Cosa rappresenta la linea, perchè sia gialla, cosa si stia aspettando... 

Tutto secondario.

Il vero problema è: chi cazzo l'ha disegnata questa linea gialla?

mercoledì 25 giugno 2014

Fuga


Non è mai troppo tardi per chiamare un taxi e fare un giro del quartiere per decidere se tornare a casa o andare all'aeroporto. 

Non è mai troppo tardi per nulla.

Finchè non è tardi.

E tu? Direte. 

Io? 

Guido i taxi.