sabato 29 dicembre 2012

2013


Uno finisce, uno inizia.

Cosa cambia? Il numero su qualche quintale di dozzinali calendari.

Gioite. Urlate. Sussurrate i vostri buoni propositi. Promettete, riempitevi la bocca fino a scoppiare.

Faremo schifo come l'anno prima. Ora potrete anche rompere dicendo che sono polemico, pessimista e tanti cazzi, tornate a leggere questo post quando cianceremo di 2014. Chissà che ne penserete. Adorerei venir smentito.

Auguri a voi, amiche ed amici. Provate a fare meno schifo, almeno voi. Col sorriso.

domenica 23 dicembre 2012

Natale


Ogni anno è Natale. 

Ogni anno spero in qualcosa, sempre lo stesso desiderio. Monotonia, forse.

Ogni anno.

Regali-cibo-belleparole-baciabbracci-promesse-ricchipremiecotillon?

No, che questo Paese cambi, che la gente di questo Paese cambi. 

Ogni anno è Natale e questo Paese e questa gente fanno merda uguale. Così è, citando quello, se ci pare.

Ogni anno in salsa amara, se vi pare, i miei auguri. Con un sorriso.

venerdì 21 dicembre 2012

21/12/2012


Non è successo un cazzo.

Per fortuna o è stato un gran peccato.

Non è successo un cazzo comunque.

Il ventuno-dodici-duemiladodici fatelo nella vostra testa, ce n'è bisogno. 

martedì 11 dicembre 2012

Cose comode per gente scomoda


Non sono nato comodo. 

Sono polemico, antipatico, sconveniente, politicamente scorretto, religiosamente non schierato, eticamente peggio che andar di notte.

Vivo una vita comoda da persona scomoda.

Com'è la vostra vita?

giovedì 6 dicembre 2012

E-quilibrio


Le gambe spesso tremano. Le gambe dell'uomo coraggioso. Le gambe, belle, della donna coraggiosa.

Molti, troppi, non camminano sulla fune.

Tu, coraggiosa o coraggioso, che ci cammini, col mondo sulle spalle, buttali di sotto. 

Crudeltà? Salvezza? Alla peggio ti butterai di sotto anche tu. Senza rimpianti.

lunedì 26 novembre 2012

Naufrago


Svogliato guardo avanti. Futuro, mare, orizzonte, nebbia, pioggia, neve, freddo.

Cerco chi si è perso.

Cerco chi si è perso e non chiede aiuto.

Cerco chi semplicemente non torna e basta.

Si affoga come si può.

Un brindisi a chi ha i polmoni pieni d'acqua.

domenica 18 novembre 2012

Tre anni di viaggio


Il treno corre. Da tre anni.

Il treno corre. 

Nella nebbia, nella merda, sotto la pioggia, nella neve, sotto il sole.

Voi eroi che vi siete saliti e ancora viaggiate e che non scenderete.

Uomini, donne. Tre anni di viaggio insieme, da quelle prime righe, da quel primo grido che ha squarciato un pomeriggio inutile come troppi altri. 

Ho ancora voce. Abbiamo voce. Forza. Coraggio. 

Il futuro è nostro. Basta saperlo, urlarlo.

Basta prendercelo, il futuro. Tutti insieme.

giovedì 15 novembre 2012

Il mercato della paura


In ogni città, paese, frazione, c'è il giorno del mercato.

Vi offrono di tutto, dalle stoffe pregiate al prodotto cinese della peggior risma.

Vendono anche la paura.

C'è perfino qualche coglione che se la compra, magari attratto dal prezzo pensa perfino di aver fatto un affare. 

Sei uno di questi?

domenica 4 novembre 2012

Zerovirgolatrentanove


"Non credete che il sorriso non esista, le vite sono avvelenate, ma presto glielo daremo nel culo.".

Lo pensavo un giorno salendo le scale che mi portano a casa, dove la mia vita è cambiata già una volta e stava per cambiare, ancora.

Lei, seduta a gambe incrociate sul divano, lei, immensamente lei, come sempre; d'altronde.

Larisatalelacrimelasuavoce. Strozzate, urlate, avvolgenti: un tornado che mi ha preso e portato via fino a riportarmi dove è il mio posto. Accanto a lei, accanto a loro due.

Zerovirgolatrentanovecentimetri. 0,39 cm. Trentanove millimetri: voluti, cercati, immensi come l'urlo di chi si è liberato, belli come il primo bacio, sorridenti come quando abbiamo detto "Sì!", intelligenti come quando ci siamo confrontati e siamo cresciuti, pieni di responsabilità che sa di lei e pieni di creatività che sa di me.

In sintesi: speriamo che sia femmina, ma se sarà maschio sarà bello da impazzire ugualmente.

Rendici orgoglioso chiunque tu sia, comunque tu vorrai essere, dovunque vorrai andare.

Se vorrai strappare un sorriso e dare gioia a tua madre ricordati di studiare, di essere eccellente a scuola, fa dell'educazione e della solidarietà il tuo motore, ama gli altri come amerai la tua persona, che la sincerità scorra nelle tue vene come sangue puro, non dimenticare mai di sorridere e, soprattutto parla, condividi e racconta.

Se vorrai strappare un sorriso e dare gioia a tuo padre ricordati di non piegarti mai, non darla vinta a nessuno, fa del coraggio e delle idee il tuo motore, non risparmiarti mai, vivi come se fossi un eroe o una eroina, sii sempre punto di riferimento e cadi, cadi mille volte e ci sarà sempre qualcuno che ti raccoglierà, fa di questa frase di Samuel Beckett la tua guida: "Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Fallisci ancora. Fallisci meglio.".

Comunque vada sarà l'esplosione di felicità più grande che proverò, che proveremo. Comunque vada, la divido con voi, amici, confidenti e con tutte le voci nel silenzio che non sanno parlare ma alle quali già sono grato per avere diviso questa piccola parte di felicità.

Zerovirgolatrentanove in numeri, infinito nelle parole, l'unico linguaggio che conosco.

domenica 28 ottobre 2012

Concime


Oggi parto dal vocabolario, si faccia attenzione in particolar modo, al punto due e al punto tre. Grazie.

civiltà
[ci-vil-tà] s.f. inv.

1 Insieme delle forme economiche, sociali, politiche, culturali specifiche di un popolo in una data epoca: c. babilonese, greca, romana.

2 Forma elevata di organizzazione sociale raggiunta grazie a un adeguato sviluppo di conoscenze materiali e intellettuali SIN progresso: grado di c. di un popolo.


3 estens. Educazione, rispetto per gli altri SIN urbanità, garbo:comportarsi con c.

Mi girano i coglioni indi non ci giro troppo attorno.

Parto dal presupposto che la "civiltà" di cui al punto due sia una robazza sulla quale abbiamo ampiamente vomitato anni fa. Continuo con la certezza che la "civiltà" di cui al punto tre sia degna di pochi. Persevero affermando che la "civiltà" di cui al punto uno suppongo si sia estinta al termine dell'Impero Romano d'Occidente, poichè economia, socialità, politica e cultura non respirano nella stessa stanza da qualche secolo.

Concludo (avevo detto sarei stato breve dato il frullammento dei miei cosiddetti) citando un inglese, uno scrittore degno della mia stima, Cyril Connolly: "La civiltà di un'epoca diventa il concime della successiva.".

Vista l'ora volete una traduzione?

Speriamo, almeno, di essere buona merda.

giovedì 18 ottobre 2012

Sociology 2.0



L'abuso del tempo altrui è uno scempio.

Non mi interessa. Oggi, come altre volte, abuso di voi.

Come se fossi un pesce che nuota in un mare di guano, stanco cercherei acque limpide, da essere umano nuoto in un mare di mediocrità, stanco cercherei e pretenderei situazioni sociologicamente migliori. 

Alla fine mi accontenterò. 

O di un drink in più o di un'epidemia di vaiolo. 


sabato 13 ottobre 2012

Andiamo o restiamo?


Se sei quello che scappa fai scoppiare tutto e non lasciarti nulla dietro.

Se sei quello che resta, ricordati che non è sempre il filo rosso, quello che ti salva il culo.

Scappare, restare. 

La grande domanda, col vento fra i capelli, lo sguardo le futuro: "Andiamo o restiamo?".

Io sono qui. Mai vi dirò se sono andato o rimasto. E voi? Avete provato a vedere se il filo era quello rosso o siete quelli che hanno messo le bombe?

venerdì 21 settembre 2012

Wedding thoughts




Uno scrittore inglese degno della mia stima, Gilbert Keith Chesterton, affermò: "Il matrimonio è un duello all'ultimo sangue che nessun uomo d'onore dovrebbe declinare.".

Dal canto mio non sono mai fuggito dinnanzi a nulla, pulito o sporco. 

E detesto perdere.

martedì 18 settembre 2012

Dreams for sale


C'è chi se li spara in vena, chi se li vende, chi li coltiva, chi li perde, chi li compra, chi se li dimentica, chi non sa nemmeno di averne.

C'è chi li ruba.

Una mandria di colpevoli.

Chi li realizza?

Chi li realizza li realizza e basta, i sogni,  chi li racconta ad un bancone di un bar appartiene alle prime tre righe e chi li ruba non sa che farsene.

lunedì 17 settembre 2012

F.T.M.


La vita è come la pioggia.

Ti bagna.

L'amore è il tuo ombrello.

Corrici dietro se il vento te lo porta via.

Ora vorrete sapere cosa sia il vento, cosa voglia dire F.T.M.: quanta fretta.

Il vento è il rumore di fondo della vita che ci distrae, F.T.M.? Se siete F.T.M. sapete che vuole dire fuori tempo massimo, se non lo sapevate, siete persone per bene.

domenica 26 agosto 2012

Effetto domino


La tua strada può non essere facile.

Corri verso di lei.

Tutto quello che ti lasci alle spalle? Beh, lo conosci l'effetto domino?

Qualcuno rimetterà a posto. Non te ne curare.

Hai la tua strada. Cammina.

giovedì 16 agosto 2012

L'amore al tempo delle parole



[Per la serie "Anche le belve hanno un cuore", trasmettiamo lo sceneggiato: "Un toro tenta di spiegare l'amore ad una tigre."].

Le tigri detestano che qualcuno gli spieghi le cose o tenti di farlo.

I tori si sentono saggi e detestano non essere ascoltati.

Un trionfo targato orgoglio.

"L'amore è rimanere lì dove batte il cuore quando piove merda e le situazioni fanno schifo.".

"L'amore è libertà.".

"L'amore è anche libertà, ma è anche e soprattutto quello che io ti ho detto.".

"Non supporre!".

"Non pretendere!".

Gli sguardi si sfidano, gli animali si sfidano, trascurando di abitare dentro ad esseri umani che si amano, loro sì, senza condizioni.

lunedì 13 agosto 2012

La tigre e il toro



[Metti un giorno, una tigre e un toro. Cosa succederà?]

(Gli animali si studiano, si annusano, si assaggiano, si amano, si uccidono, si dominano)

La tigre non aspetta di essere sollecitata, parla.

"Hai degli occhi strani, toro.".

I tori sembrano sornioni, sembrano addormentati, diffidate: non lo sono.

"Cosa ti turba del mio sguardo tigre, dovresti essere intimorita dalle mie corna!".

"Tu attento ai miei artigli e ai miei denti. Con un morso al tuo collo potrei ucciderti!".

"Poi ingoiare fino ad un litro di sangue prima di soffocare, ma io ne ho molto di più, ti porto all'inferno con me.!".

Quattro occhi si studiano. La tigre sfida, il toro non perde.

La tigre mostra i denti, il toro sbuffa ma riflette.

"Forse, tigre, abbiamo iniziato col piede sbagliato.".

"Forse. Tu che vuoi? Perchè sei qui?".

"Io cerco la vita eterna! E tu?".

"Io cerco potere assoluto e libertà!".

"Conciliabili?".

"Perchè no!".

Gli istanti interlocutori prima dell'esplosione di tutta la forza dell'Universo. La tigre, stranamente parla per prima.

"Io credo che nessuno abbia il diritto..."

"...di costringerci ad accontentarci.".

Quando gli animali sono figli della stessa frase non esiste forza per poterli fermare.

"Ma tu, tigre, che mi fai sorridere e avere gli occhi una fiamma che tutto distrugge, dov'eri?".

"Ero un passo davanti a te, toro. Forse eri solo troppo stupido per vedermi!".

Una delle migliori leggi della natura? "Non dare dello stupido a chi, sarà lento e impacciato, ma ha molta più forza di te.".

"Tigre, vuoi morire?".

"Continuiamo col piede sbagliato!".

Un toro e una tigre si studiano con il tramonto alle spalle, sapendo che la notte non ha limiti e reclama i suoi figli: due animali incompresi ai più.

"Tigre, perchè morire?".

"Amore e morte.".

"Amore?!".

"Amore?".

"Amore. Se ci pensiamo sappiamo anche cos'è!".

martedì 7 agosto 2012

Margarita e Bloody Mary



Davanti ad una spiaggia nascosta.

L'ultimo impeto delle onde prima che faccia notte.

Una baracca di legno.

Su un tavolo, dimenticati, un margarita e un bloody mary.

Nell'oceano, dimenticati, due corpi, due vite, ricordi, errori, follie.

Un margarita e un bloody mary, mischiarli fa male, si rischia di perdersi.

O forse fa bene?

mercoledì 1 agosto 2012

L'animale


Quell'animale che ti ringhia nella pancia, dentro la sua gabbia, che sbava e sputa. 

Salutalo, è la tua energia.

Curati di lui, prima che sia lui a curarsi di te.

lunedì 30 luglio 2012

Gambe


Scendere le scale con le gambe che tremano.

Camminare a piedi nudi fra lame di vetro.

Dissetarsi col sangue perso.

Il brivido di aver distrutto il recinto, non di averlo semplicemente superato.

Le gambe che tremano mentre tutto il resto è fermo.

venerdì 27 luglio 2012

La fune


Sotto, vuoto.

Sopra, vuoto.

Dentro, vuoto.

Sottovuotosopravuotodentrovuoto.

Riempiti di vita.

Corri sulla fune, non avere paura.

domenica 22 luglio 2012

Caduta


Puoi inciampare, puoi cadere, puoi non rialzarti mai, vincere o perdere, essere disarmato o avere un arsenale.

Se inciampi e cadi davanti ad una regina la tua unica arma sarà il sorriso.

mercoledì 18 luglio 2012

Medaglie diverse, stessa faccia


[Due medaglie lanciate in aria, atterrano nello stesso istante, la stessa faccia, due monete diverse.].

"Ti odio!!!".

"Io ti amo!!".

"Anche io ti amo.".

"Anzi io ci ho ripensato, ti odio!".

[La stessa faccia, due medaglie diverse. Due vite spesso uguali, dovrebbero essere una medaglia unica. Tenetevela stretta nella tasca, la vostra medaglia, se ve la siete meritata.].


lunedì 16 luglio 2012

Azzurro



Azzurro come una canzone, come un vestito che si muove quando tira vento, come uno smalto che brilla, come il mare che urla, come un cielo che rapisce. Azzurro come Dio.

Azzurro.

martedì 10 luglio 2012

Migliori?




[Confronto fra crede di saperla lunga e chi crede di saperla ancora più lunga.]. 

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”.

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”.

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”.

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”.

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”. 

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”. 

“Io sono migliore di te.”. 

“No, io sono migliore di te.”. 

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”. 

“Io sono migliore di te.”.

“No, io sono migliore di te.”. 


Così vissero, nella speranza di essere migliori, morirono cagando, vista la loro vita di speranza, come in quel proverbio popolare.

martedì 3 luglio 2012

Il futuro a colori


[Allegro confronto fra un bislacco scrittore al capolinea e una vecchia amica.]

“Il nostro futuro è una fotografia a colori del nostro presente in bianco e nero.”.

“Chapeau.”.

“Tradotto in un’idea geniale, magari?”.

“Parla del passato. Siamo una generazione col presente devastato e il futuro incrostato.”.

“Potrebbe essere una buona soluzione, se non fosse che il passato è scomodo soprattutto se non coinvolge solo te.”.

“Buttala sul romantico: il passato è il sorriso di un vecchio amore di gioventù.”.

“Che palle.”.

“Allora mettila così: il passato era quella che ti sbattevi alle superiori, va meglio.”.

“Si, è più rustico.”.

“Voilà, le mot just.”.


giovedì 28 giugno 2012

Inchiostro rosso



Inchiostro delle mie brame dimmi chi è il più bravo del reame.

Sai di libertà, ma puzzi di condanna e di coltellata a tradimento.

lunedì 25 giugno 2012

Piove?


Non piove.

Si sorride.

Piove non si dimentica.

Dimenticati che piove e corri per la strada.

sabato 16 giugno 2012

Corse nel deserto


Corri.

Più ne hai più darai.

Corri.

L'effetto velocità ti fa perdere di vista il paesaggio.

Corri, corri, corri.

Più corri meno raccogli.

Maratoneta nella desertificazione, sabbia fra le mani e fiato corto.

Nel deserto ci sono anche le oasi. A volte.

martedì 12 giugno 2012

Centimetri rubati


Se si arrendono quelli accanto a te hai più spazio per correre.

Se molli tu è finito il gioco.

Non lasciare un centimetro, il tuo mondo difendilo tutto o portatelo all'inferno.

domenica 10 giugno 2012

Chi cerca trova




Dove c'era nebbia oggi c'è il sole.

Dove c'era confusione c'è ordine.

Dove non c'ero io mi ci hai portato.

Chi cerca trova.

Se qualcuno prova a rovinare un tramonto, sbatti i pugni sul tavolo e mandalo a letto senza cena.

Come in quel famoso proverbio: "Se l'invidia fosse febbre, tutto il mondo ce l'avrebbe.".

giovedì 7 giugno 2012

Madri


La madre degli stronzi è sempre incinta.

La madre delle belle anime usa troppi preservativi.

La madre di chi è triste picchia i propri figli.

La madre di chi ha felice li ha cresciuti sorridendo.

La madre dell'intelligenza è in menopausa.

La madre del dolore ha sempre parti plurigemellari.

La madre dei miei figli non dovrà mai dimenticare di sorridere, almeno lei, io lo faccio troppo spesso. 

lunedì 4 giugno 2012

Sogni e caramelle


Ci sono regole da seguire per tutto.

Sono come cravatte troppo strette o jeans di una taglia in meno rispetto alla nostra.

Su un muro una volta ho visto una scritta: "Non accettare sogni dagli sconosciuti!".

Per i sogni come per le caramelle ascolta la mamma: nulla dagli sconosciuti.

Mangia e sogna solo quello che conosci. O quello che non ti fa troppo schifo.

venerdì 1 giugno 2012

Il nome dei ricordi


Il sorriso di ogni giorno.

Lo sforzo che fai per essere felice.

Il nome di ricordi che non sapevi di avere e desideri che non credevi di poter esprimere.

La felicità porta il tuo nome, aiutala a nascere. E' più facile che fare un figlio, non si deve essere per forza in due.

mercoledì 30 maggio 2012

Cena avvelenata


Questa sera, in un anonimo Palazzo romano, disperati per cena.

Governo, nomenklatura, alti prelati e chi più ne ha più ne metta.

Disperati arrosto.

La gente soffre.

Loro mangiano.

Tu crepi.

Loro s'indignano se il popolo bue alza la voce.

Io scrivo e altri (meglio) e come me.

A cosa servirà?

Magari gli andrà di traverso la cena.

lunedì 28 maggio 2012

Il confine dell'acqua


Come lo struzzo con la testa sotto la sabbia.

Il mio viso scende scende e scende sotto il confine dell'acqua.

Una gara coi miei polmoni.

Quanta aria avete dentro?

Quanto resisto al confine dell'acqua?

Come si vive sott'acqua? Ovattati e riparati del rumore di fondo della vita.

Sopra il confine mi respiro e vi respiro.

Anche se puzziamo da fare schifo è meglio il tanfo che l'apnea.