mercoledì 7 settembre 2011

Fuori luogo


Il bel pensiero delle cose che cambiano.

Il bel pensiero delle persone che ascoltano.

Il bel pensiero di essere compresi senza dover sempre scendere a compromessi con la banalità.

Il bel pensiero di sorridere senza mostrare trentadue denti.

Il bel pensiero dei ricordi ordinati, sempre freschi, sempre pronti a tornare dopo ogni sospiro.

Il bel pensiero delle carezze di una madre quando si è adulti.

I bei pensieri dovrebbero esistere tutti i giorni, non solo per consolarci e raccontarci che tutto va bene, ma anche per farci capire che la vita è piena di possibilità.

I bei pensieri, spesso, sono come delle belle foto in bianco e nero della periferia della mia città, negli anni trenta, così, fotografata solo per il gusto di far vedere strade nel nulla, che non portavano a nulla se non alla bella immaginazione di un futuro lontano.

Le foto anni trenta di una periferie, i bei pensieri, null'altro che istantanee fuori luogo.

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